Attrazioni

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•  Castello di Forst

  A Foresta si trova anche il castello di Forst, che è stato documentato per la prima volta nel 1302 ed è oggi di proprietà privata. Nel Medioevo il menestrello Oswald von Wolkenstein fu tenuto prigioniero nelle segrete del castello dalla sua amante Sabina Jäger e da suo padre Martin Jäger. Secondo una leggenda, due fratelli nemici, un tempo impegnati in un duello nella sala del castello, in cui un raggio di sangue sparato fino al soffitto dalla ferita mortale di uno di loro, segnato da due croci, fu mostrato nel castello per lungo tempo.

  
•  Convento Maria Steinach

  Non lontano dalla chiesa parrocchiale si trova il venerabile convento domenicano di Maria Steinach. Fu fondato nel 1241 da Adelheid del Tirolo. La leggenda narra che due colombe mostrarono alla contessa il luogo dove sarebbe sorto il monastero. Sotto l'imperatore Giuseppe II, il monastero di Maria Steinach fu abolito nel 1782. Nel 1848 fu ripopolato dalle suore domenicane di Lienz. Il suggestivo complesso monastico con la chiesa del monastero è ancora oggi curato dalle suore domenicane.

  
•  Età della pietra

  La vista da Velloi offre anche la migliore visione di un'opera d'arte del passato molto recente. All'uscita di Lagundo della superstrada MeBo, l'artista monacense Heinrich Bunzel (www.artfield.de) ha realizzato nel 2001 il progetto di land art "Stone Age" da 80 trovatelli in pietra a forma di sole di pietra, i cui contorni sono riconoscibili solo dall'alto.

  
•  La chiesetta di Sankt Ulrich

  A monte dell'Adige verso la Val Venosta, sul lato orograficamente sinistro dell'Adige, si estende il cono di detriti di Plars, sul quale si trovano le frazioni Plars di Mezzo e Plars di Sopra. Qui si trova la chiesetta di Sankt Ulrich, situata in una posizione pittoresca tra i vigneti. Fu menzionato per la prima volta in un documento del 1493 e all'epoca apparteneva al monastero bavarese di Sankt Mang a Füssen. Gli affreschi sulla parete esterna meridionale della chiesa sono notevoli.

  
•  La nuova chiesa parrocchiale di Lagundo

  La nuova chiesa parrocchiale di Algund si trova nel fondovalle nella frazione di Riomolino, dove oggi si trova il centro del paese di Lagundo. La nuova chiesa parrocchiale di San Giuseppe è stata costruita tra il 1966 e il 1971 su progetto dell'architetto Willi Gutweniger ed è considerata uno degli edifici religiosi moderni di maggior successo in Italia.

   

  
•  La passarella di Foresta

  A pochi metri dalla testa di ponte romana si raggiunge Foresta attraverso la "Forstersteg". La passerella di legno lunga 68 metri con un solo pilastro centrale è stata costruita nel 1971 dal falegname di Foresta Luis Laimer per conto dei Comuni di Marlengo e Lagundo. La frazione di Foresta sulla riva orograficamente destra dell'Adige è passata dal Comune di Marlengo al Comune di Lagundo solo nel 1974. Qui si trova la birreria Forst, fondata nel 1857 presso l'Oberkoflerhof e oggi una delle principali birrerie d'Italia.

  
•  La passeggiata Waalweg

  Per conoscere Lagundo, una piacevole passeggiata lungo il Waalweg di Lagundo è una buona idea. L'Algunder Waal (Waal = canale di irrigazione) fu menzionato per la prima volta nel 1333. Dall'inizio del XX secolo, il sentiero quasi pianeggiante lungo il canale è un percorso pedonale molto amato, che si snoda attraverso il bosco misto e i caratteristici vigneti sul pendio ed è molto frequentato in estate e in inverno per la sua posizione soleggiata. Dal Waalweg di Lagundo si può godere di un'ampia vista sul sottostante villaggio di Lagundo:

  
•  La pista ciclabile sovracomunale Claudia Augusta

  In stretta vicinanza della testa di ponte passa la pista ciclabile sovracomunale Claudia Augusta. Oltre al piacere di pedalare, questo tratto offre ai ciclisti un'esperienza unica nella natura, poiché il percorso si snoda lungo le rive dell'Adige attraverso le foreste alluvionali fino al punto panoramico di Hochkreuz.

  
•  La testa di ponte romana

  A poche centinaia di metri a ovest del monastero si trova una reliquia unica del passato romano, la testa di ponte romana. Un tempo faceva parte di un ponte che anticamente attraversava l'Adige e faceva parte della Via Claudia Augusta, costruita nel 15 d.C., che dalla Pianura Padana portava ad Augusta. Più tardi fu costruita una cappella sulla testa di ponte. Oggi gli strati di bugnato della testa di ponte giacciono sotto il livello del suolo, fino a cento anni fa c'erano ancora 4 strati che sporgevano dalla terra.

  
•  La vecchia chiesa parrocchiale di Lagundo

  A est, al confine con Quarazze, la frazione Paese si trova sul cono detritico del Rio Grabbach. Qui sorge l'antica chiesa parrocchiale di Lagundo dei santi Ippolito ed Erhard, citata per la prima volta intorno al 1200. Risalgono a questo periodo le due creature mitiche romaniche sulla parete esterna meridionale della chiesa. Nel 1618-1628 la chiesa parrocchiale ricevette una nuova navata in stile primo barocco, progettata dall'architetto Francesco Lucchese. Nel XIX secolo la chiesa fu arredata con tre altari dallo scultore Josef Wassler.

  
•  Riolagundo

  Una posizione particolare è occupata dalla frazione di Riolagundo che, separata dal resto del territorio comunale, forma un'enclave sul Monte Nörder Venostiano tra i Comuni di Parcines e Plaus. La frazione è costituita dall'insediamento di Ried sul fondovalle e dalla frazione di Riolagundo a 1350 metri di altitudine. Ci sono la chiesetta di Maria Schnee del 1695 e la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, costruita nel 1886. Da Rablà/Saring una funivia porta a Riolagundo, che è un'apprezzata meta di escursioni e punto di partenza di numerose escursioni.

  
•  Velloi

  Sopra Lagundo, sul versante meridionale del Gruppo di Tessa, ad un'altitudine compresa tra i 996 e i 1500 metri, si trova la frazione di Velloi. Da qui si può godere di una vista unica su Lagundo, su Merano e sull'intera Val d'Adige, oltre che sulla Val Venosta. La chiesa della Santissima Trinità risale alla fine del XIX secolo. L'intera monte di Velloi è ricca di sentieri escursionistici che conducono tra l'altro a Tirolo, Hochmut, Parcines e Sprons.